Malta attua la direttiva UE ATAD 1

La  Legge n. 411 del 2018 emanata dal governo maltese recepisce la direttiva (UE) 2016/1164 del Consiglio, del 12 luglio 2016 (Atad  (Anti tax avoidance Directive)  1) recante norme contro le pratiche di elusione fiscale che incidono direttamente sul funzionamento del mercato interno.

La direttiva ATAD 1 introduce alcune importanti modifiche in termini fiscali alla legge maltese, prevedendo norme che in precedenza non erano affatto contemplate come le nuove regole per le CFC (Controlled Foreign Companies),  le imposte di uscita, fino alla regola generale anti abuso voluta per contrastare il ricorso alla pianificazione fiscale aggressiva.

I nuovi obblighi si applicano dal 1° gennaio 2019, ad eccezione della exit tax, che scatterà solo dal 1° gennaio 2020.

L’implementazione della direttiva ATAD1, nell’intento di scoraggiare il trasferimento degli utili in un Paese a bassa a e/o zero tassazione,  fornisce nuove regole  obbligatorie per le società straniere controllate (CFC) da soggetti residenti.
Inoltre, per evitare che le società evitino le imposte quando riposizionano le rispettive attività ad esempio in giurisdizioni fiscalmente concorrenti, sono previste anche eventuali imposte di uscita (contemplate dall’art. 5 della Direttiva ATAD  1)
L’ATAD1 ha introdotto ulteriori regole di limitazione degli interessi per scoraggiare schemi e disposizioni che mirano a creare flussi debitori artificiali a cui corrispondono deduzioni sostanziali.
Tra gli obblighi  vi sono anche quelli che originano da una regola generale anti-abuso (GAAR (General anti avoidance rule)), art. 7 dell’ATAD 1, voluta per contrastare il ricorso alla pianificazione fiscale aggressiva.
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