Al fine di contrastare l’evasione fiscale internazionale la direttiva n. 2014/107/UE (DAC 2) nonché gli Accordi sottoscritti in applicazione della Convenzione concernente la reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale tra gli Stati membri del Consiglio d’Europa e i Paesi membri dell’OCSE del 1988, come modificata nel 2010, prevedono lo scambio automatico di informazioni finanziarie a fini fiscali secondo uno standard comune di comunicazione, il Common Reporting Standard (CRS).
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DIRETTIVA 2014/107/UE (DAC 2) – scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale
Con la legge n. 95/2015 l’Italia ha recepito quanto disposto dalla direttiva n. 2014/107/UE (c.d. DAC2), del 9 dicembre 2014 recante modifica della direttiva 2011/16/UE per quanto riguarda lo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale.
Al fine di dare piena attuazione allo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale, il Ministero dell’Economia e delle finanze ha emanato il D.M. 28 dicembre 2015, cui hanno fatto seguito diversi provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate.
Common Reporting Standard (CRS) – Comunicazione tra i Paesi aderenti delle attività finanziarie detenute dai contribuenti
Il Common Reporting Standard (CRS); è uno standard informativo, sviluppato dall’OCSE, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Organisation for Economic Cooperation and Development (OECD) ), per lo scambio automatico di informazioni, (Automatic Exchange Of Information (AEOI)), a livello globale, tra le autorità fiscali, rivolto a facilitare i controlli anti-evasione, sulle attività finanziarie detenute dai contribuenti .
(Vedi: http://www.oecd.org/tax/automatic-exchange/)
Introdotto nell’Unione Europea dalla Direttiva 2014/107/UE (DAC 2), questo standard di raccolta e condivisione di dati sui conti esteri, secondo la lista aggiornata al 25 Aprile 2019, vede impegnati, 105 Stati. Oltre all’Italia, partecipano anche giurisdizioni considerate meno trasparenti (Lussemburgo, Svizzera, Isole Vergini, Cayman, Bermuda e altre).
la Direttiva 2014/107/UE ha modificato la Direttiva 2011/16/UE, relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale, per quanto riguarda lo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale.
Sulla pagina web dell’OCSE http://www.oecd.org/tax/automatic-exchange/international-framework-for-the-crs/exchange-relationships/#d.en.345426 è possibile reperire informazioni sugli accordi bilaterali conclusi tra le autorità competenti delle varie nazioni.
In base alle modifiche apportate dalla Direttiva 2014/107/UE :
l’autorità competente di ciascuno Stato membro comunica, entro il termine stabilito al paragrafo 6, lettera b), all’autorità competente di qualsiasi altro Stato membro, mediante scambio automatico, le seguenti informazioni sui periodi d’imposta a decorrere dal 1o gennaio 2016 per quanto concerne un Conto Oggetto di Comunicazione:
a) |
il nome, l’indirizzo, il numero o i numeri di identificazione fiscale (NIF) e, nel caso di persone fisiche, la data e il luogo di nascita per ciascuna Persona Oggetto di Comunicazione che è Titolare di Conto e, nel caso di un’Entità che è Titolare di Conto e che, dopo l’applicazione delle norme di adeguata verifica in materia fiscale conformemente agli allegati, è identificata come avente una o più Persone che Esercitano il Controllo che sono Persone Oggetto di Comunicazione, il nome, l’indirizzo e il NIF o i NIF dell’Entità e il nome, l’indirizzo, il NIF o i NIF e la data e il luogo di nascita di ogni Persona Oggetto di Comunicazione; |
b) |
il numero di conto (o equivalente funzionale in assenza di un numero di conto); |
c) |
il nome e l’eventuale numero di identificazione dell’Istituzione Finanziaria Tenuta alla Comunicazione; |
d) |
il saldo o il valore del conto (compreso, nel caso di un Contratto di Assicurazione per il quale è Misurabile un Valore Maturato o di un Contratto di Rendita, il Valore Maturato o il valore di riscatto) alla fine del pertinente anno solare o di altro adeguato periodo di rendicontazione ovvero, se il conto è stato chiuso nel corso di tale anno o periodo, la chiusura del conto; |
e) |
nel caso di un Conto di Custodia:
|
f) |
nel caso di un Conto di Deposito, l’importo totale lordo degli interessi pagati o accreditati sul conto nel corso dell’anno solare o di altro adeguato periodo di rendicontazione; e |
g) |
nel caso di un conto non descritto alla lettera e) o alla lettera f), l’importo totale lordo pagato o accreditato al Titolare del Conto in relazione allo stesso nel corso dell’anno solare o di altro adeguato periodo di rendicontazione in relazione al quale l’Istituzione Finanziaria Tenuta alla Comunicazione è l’obbligato o il debitore, compreso l’importo complessivo di eventuali pagamenti di riscatto effettuati al Titolare del Conto nel corso dell’anno solare o di altro adeguato periodo di rendicontazione |
In base alla Direttiva la comunicazione di informazioni ha luogo come segue:
a) |
per le categorie di cui al paragrafo 1: almeno una volta all’anno, entro i sei mesi successivi al termine dell’anno fiscale dello Stato membro durante il quale le informazioni sono state rese disponibili; |
b) |
per le informazioni di cui al paragrafo 3 bis: una volta all’anno, entro i nove mesi successivi al termine dell’anno solare o altro adeguato periodo di rendicontazione cui le informazioni si riferiscono.» |
In attuazione della Legge 18 giugno 2015, n. 95 e della Direttiva 2014/107/UE del Consiglio, del 9 dicembre 2014, recante modifica della Direttiva 2011/16/UE, per quanto riguarda lo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale è stato emanato il Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze 28 dicembre 2015.
Nell’art. 3 del Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze 28 dicembre 2015 sono elencate le informazioni oggetto di comunicazione.
Ai sensi della lettera a) del primo comma dell’art. 1 del Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze 28 dicembre 2015 , si intende per «Giurisdizione oggetto di comunicazione» qualsiasi giurisdizione estera che figura nell’allegato «C» al decreto. L’allegato C comprende qualsiasi Stato membro dell’Unione europea diverso dall’Italia nonche’ qualsiasi giurisdizione con la quale l’Italia o l’Unione europea ha sottoscritto un accordo in base al quale tale giurisdizione ricevera’ le informazioni di cui all’art. 3.
Successivamente l’elenco degli Stati di cui all’allegato C, che riceveranno le informazioni di cui all’art. 3, è stato aggiornato dall’art. 1 del Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze del 26 aprile 2018 e dal Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze del 9 maggio 2019.
L’elenco aggiornato al Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze del 9 maggio 2019, di cui all’allegato C del Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze 28 dicembre 2015, ricomprende:
N. | Giurisdizioni | Anno del primo scambio di informazioni | Primo periodo d’imposta oggetto di comunicazione |
---|---|---|---|
1 | Andorra | 2018 | 2017 |
2 | Arabia Saudita | 2018 | 2017 |
3 | Argentina | 2017 | 2016 |
4 | Australia | 2018 | 2017 |
5 | Austria | 2017 | 2016 |
6 | Azerbaijan | 2018 | 2017 |
7 | Barbados | 2019 | 2018 |
8 | Belgio | 2017 | 2016 |
9 | Bonaire | 2017 | 2016 |
10 | Brasile | 2018 | 2017 |
11 | Bulgaria | 2017 | 2016 |
12 | Canada | 2018 | 2017 |
13 | Cile | 2018 | 2017 |
14 | Cipro | 2017 | 2016 |
15 | Colombia | 2017 | 2016 |
16 | Corea | 2017 | 2016 |
17 | Croazia | 2017 | 2016 |
18 | Danimarca | 2017 | 2016 |
19 | Estonia | 2017 | 2016 |
20 | Federazione Russa | 2018 | 2017 |
21 | Finlandia* | 2017 | 2016 |
22 | Francia** | 2017 | 2016 |
23 | Germania | 2017 | 2016 |
24 | Giappone | 2018 | 2017 |
25 | Gibilterra | 2017 | 2016 |
26 | Grecia | 2017 | 2016 |
27 | Groenlandia | 2018 | 2017 |
28 | Guernsey | 2017 | 2016 |
29 | Hong Kong | 2018 | 2017 |
30 | India | 2017 | 2016 |
31 | Indonesia | 2018 | 2017 |
32 | Irlanda | 2017 | 2016 |
33 | Islanda | 2017 | 2016 |
34 | Isola di Man | 2017 | 2016 |
35 | Isole Cook | 2019 | 2018 |
36 | Isole Faroe | 2017 | 2016 |
37 | Israele | 2018 | 2017 |
38 | Jersey | 2017 | 2016 |
39 | Lettonia | 2017 | 2016 |
40 | Liechtenstein | 2017 | 2016 |
41 | Lituania | 2017 | 2016 |
42 | Lussemburgo | 2017 | 2016 |
43 | Malesia | 2018 | 2017 |
44 | Malta | 2017 | 2016 |
45 | Mauritius | 2018 | 2017 |
46 | Messico | 2017 | 2016 |
47 | Monaco | 2018 | 2017 |
48 | Norvegia | 2017 | 2016 |
49 | Nuova Zelanda | 2018 | 2017 |
50 | Paesi Bassi | 2017 | 2016 |
51 | Pakistan | 2018 | 2017 |
52 | Panama | 2019 | 2018 |
53 | Polonia | 2017 | 2016 |
54 | Portogallo*** | 2017 | 2016 |
55 | Regno Unito | 2017 | 2016 |
56 | Repubblica Ceca | 2017 | 2016 |
57 | Repubblica PopolareCinese | 2018 | 2017 |
58 | Repubblica Slovacca | 2017 | 2016 |
59 | Romania | 2017 | 2016 |
60 | Saba | 2017 | 2016 |
61 | San Marino | 2017 | 2016 |
62 | Seychelles | 2017 | 2016 |
63 | Singapore | 2018 | 2017 |
64 | Sint Eustatius | 2017 | 2016 |
65 | Slovenia | 2017 | 2016 |
66 | Spagna**** | 2017 | 2016 |
67 | Sudafrica | 2017 | 2016 |
68 | Svezia | 2017 | 2016 |
69 | Svizzera | 2018 | 2017 |
70 | Ungheria | 2017 | 2016 |
71 | Uruguay | 2018 | 2017 |
* Include: Isole Åland.** Include: Guadalupa, Guyana francese, Martinica, Riunione, Saint Martin e Mayotte, Saint Barthelemy. *** Include: Azzorre e Madera. ****Include: Isole Canarie. |
Ai sensi della lettera b) del primo comma dell’art. 1 del Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze 28 dicembre 2015 , si intende per «Giurisdizione partecipante» qualsiasi giurisdizione estera che figura nell’allegato «D» al decreto. L’allegato D comprende qualsiasi Stato membro dell’Unione europea diverso dall’Italia nonche’ qualsiasi giurisdizione con la quale l’Italia o l’Unione europea ha sottoscritto un accordo in base al quale tale giurisdizione fornira’ alle autorità italiane le informazioni di cui all’art. 3.
Successivamente l’elenco degli Stati di cui all’allegato D, che forniranno le informazioni di cui all’art. 3, è stato aggiornato dall’art. 2 del Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze del 26 aprile 2018 e dall’art. 2 del Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze del 29 gennaio 2019.
L’elenco aggiornato al Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze del 29 gennaio 2019, di cui all’allegato D del Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze 28 dicembre 2015, delle giurisdizioni che forniranno alle autorità italiane le informazioni di cui all’art. 3 del Decreto del Ministero dell’Economia e Finanze 28 dicembre 2015 ricomprende:
“N. | Giurisdizioni |
---|---|
1 | ALBANIA |
2 | ANDORRA |
3 | ANGUILLA |
4 | ANTIGUA E BARBUDA |
5 | ARABIA SAUDITA |
6 | ARGENTINA |
7 | ARUBA |
8 | AUSTRALIA |
9 | AUSTRIA |
10 | AZERBAIJAN |
11 | BARBADOS |
12 | BAHAMAS |
13 | BAHRAIN |
14 | BELGIO |
15 | BELIZE |
16 | BERMUDA |
17 | BONAIRE |
18 | BRASILE |
19 | BULGARIA |
20 | CANADA |
21 | CILE |
22 | CIPRO |
23 | COLOMBIA |
24 | COREA |
25 | COSTA RICA |
26 | CROAZIA |
27 | CURAÇAO |
28 | DANIMARCA |
29 | EMIRATI ARABI UNITI |
30 | ESTONIA |
31 | FEDERAZIONE RUSSA |
32 | FINLANDIA* |
33 | FRANCIA** |
34 | GERMANIA |
35 | GHANA |
36 | GIAPPONE |
37 | GIBILTERRA |
38 | GRECIA |
39 | GRENADA |
40 | GROENLANDIA |
41 | GUERNSEY |
42 | HONG KONG |
43 | INDIA |
44 | INDONESIA |
45 | IRLANDA |
46 | ISLANDA |
47 | ISOLA DI MAN |
48 | ISOLE CAYMAN |
49 | ISOLE COOK |
50 | ISOLE FAROE |
51 | ISOLE MARSHALL |
52 | ISOLE TURKS E CAICOS |
53 | ISOLE VERGINI BRITANNICHE |
54 | ISRAELE |
55 | JERSEY |
56 | KUWAIT |
57 | LETTONIA |
58 | LIBANO |
59 | LIECHTENSTEIN |
60 | LITUANIA |
61 | LUSSEMBURGO |
62 | MACAO |
63 | MALESIA |
64 | MALTA |
65 | MAURITIUS |
66 | MESSICO |
67 | MONACO |
68 | MONSERRAT |
69 | NAURU |
70 | NIGERIA |
71 | NIUE |
72 | NORVEGIA |
73 | NUOVA ZELANDA |
74 | PAESI BASSI |
75 | PAKISTAN |
76 | PANAMA |
77 | POLONIA |
78 | PORTOGALLO*** |
79 | QATAR |
80 | REGNO UNITO |
81 | REPUBBLICA CECA |
82 | REPUBBLICA POPOLARE CINESE |
83 | REPUBBLICA SLOVACCA |
84 | ROMANIA |
85 | SABA |
86 | SAINT KITTS E NEVIS |
87 | SAINT LUCIA |
88 | SAINT VINCENT E GRENADINES |
89 | SAMOA |
90 | SAN MARINO |
91 | SEYCHELLES |
92 | SINGAPORE |
93 | SINT EUSTATIUS |
94 | SINT MAARTEN |
95 | SLOVENIA |
96 | SPAGNA**** |
97 | SUDAFRICA |
98 | SVEZIA |
99 | SVIZZERA |
100 | TURCHIA |
101 | UNGHERIA |
102 | URUGUAY |
103 | VANUATU |
—* Include: Isole Åland.** Include: Guadalupa, Guyana francese, Martinica, Riunione, Saint Martin e Mayotte, Saint Barthelemy. *** Include: Azzorre e Madera. **** Include: Isole Canarie.”. |
Gli Stati Uniti non hanno aderito allo Standard CRS.
La motivazione utilizzata è quella di aver già implementato uno Standard di scambio automatico delle informazioni (il FATCA).
Il FATCA è un accordo multilaterale equivalente a quello elaborato dall’OCSE e già operativo rispetto ad un ampio numero di Stati in virtù degli appositi accordi intergovernativi stipulati.
L’effetto immediato di detenere redditi o conti correnti in un Paese che adotta il Common Reporting Standard, o che aderisce al FATCA, è che automaticamente queste informazioni saranno disponibili dall’Agenzia delle Entrate.
I dati finanziari detenuti saranno annualmente trasmessi all’Agenzia delle Entrate italiana e potranno essere utilizzati per controllare la regolarità della posizione fiscale del contribuente.
E’ fondamentale dichiarare all’istituto finanziario estero, la propria residenza fiscale effettiva. Da tener presente che alcune giurisdizioni stanno applicando sanzioni penali per lo spergiuro sulle dichiarazioni dell’indirizzo di residenza.
Un esempio di efficacia del sistema CRS è il provvedimento 299737/2017 emanato dall’Agenzia delle Entrate, “Comunicazione per la promozione dell’adempimento spontaneo nei confronti dei contribuenti che hanno omesso di dichiarare per l’anno d’imposta 2016 le attività finanziarie detenute all’estero, come previsto dalla disciplina sul monitoraggio fiscale“.
L’obiettivo delle “lettere” era di «stimolare la regolarizzazione spontanea da parte del destinatario che potrà presentare, avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso, una dichiarazione dei redditi integrativa con il quadro RW correttamente compilato e inserendo altresì gli eventuali redditi percepiti in relazione alle attività detenute all’estero negli appositi quadri dichiarativi».
Le anomalie dichiarative relative all’anno d’imposta 2016 sono state individuate grazie alle informazioni sui dati finanziari pervenute dagli altri Paesi che avevano già aderito per il primo anno allo standard CRS.
Per la normativa di riferimento italiana vedi: https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Schede/Comunicazioni/Scambio+Automatico+Finanziario+Internazionale/Normativa+di+riferimento+Scambio+Automatico+Finanziario+Internazionale/?page=schedecomunicazioni